Non esistono domande stupide a bordo…
e prima di fare con la vostra testa, utilizzate la mia!
– Marco Giusti (citazione di me medesimo)
Nasco praticamente in barca, posso raccontare la mia prima perturbazione solo con la voce di mio padre perché troppo piccolo x ricordarla!!
Per il resto ho ancora vividi dentro di me i ricordi delle prime traversate x raggiungere le isole Toscane (terra dove sono nato)
Le distanze che sembravano infinite, quando navigare voleva dire giornate sotto il sole a vela a 4 nodi, quando 50 litri d’acqua dovevano bastare per 3 giorni, quando il punto nave si faceva con carta e righello, quando le vele non si avvolgevano, ma si piegavano, quando ogni mattina si dava il colpetto al barometro, unica “APP” che ti dava indicazioni del meteo, e poi gli ormeggi in seconda fila, filare l’ancora nei porti perché privi di corpo morto…
Ricordo la sensazione di responsabilità e emozione provata a 12 anni con il mio primo ormeggio come timoniere.
Il primo comando di un’imbarcazione…
E poi la vela intesa come velocità, 15 anni di windsurf, 5 di kite… e poi e poi qualche anno di pausa speso per vincere 2 campionati Italiani di gare in Quad,
perché prima o poi comunque il mare ti riporta a terra
E all’improvviso? Quando tutto cominciava a essere routine, l’incontro con la tribù di Marmaglia e i suoi folli seguaci!
E adesso?
Adesso basta scrivere da solo… vi voglio in barca con me per scrivere qualche nuova pagina insieme
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