Come lui ce ne vorrebbero a chili. Proprio come le ciliegie. L’entusiasta è la soluzione a tutto e tutti. È l’uomo necessario e spesso fondamentale. Non ha un cliché particolare. Ne un’immagine tipo. L’entusiasta può avere la forma e l’aspetto più diversi. Lui, cioè, non è necessariamente bello. Non è necessariamente attento a come si veste. Non è necessariamente uno che si fa notare per la sua esteriorità. Lui, semplicemente è.
È un minatore di esperienze. È un rabdomante del divertimento. È un esploratore alla ricerca di una cosa sola: la vita. L’entusiasta è quanto di meglio possa capitare a bordo. Piace, intanto a se stesso, e poi inevitabilmente anche a tutti gli altri. Tutti, nessuno escluso. Ma attenzione non va confuso con un vanitoso, perché si piace e vive questa cosa con la massima leggerezza. È equilibrato, sereno. Gli piace semplicemente vivere, ma soprattutto vivere semplicemente.
Vive il presente, nel senso che ha la dote naturale di saper cogliere l’attimo. È sempre centrato sul “qui e ora”. Non pensa a che cosa è successo ieri e a quello che succederà domani. Prende quello che viene e spreme ogni minuto della vita in barca come fa un adolescente la prima volta che riesce a mettere le mani sulle tette di una ragazza (ovviamente con taglia delle tette adeguata a dare l’idea).
Avere in barca uno così significa gettare acqua sul fuoco nelle situazioni di tensione, ma anche gettare acqua nella bocca di uno che ha corso la Marathon de Sable nel deserto del Marocco. L’entusiasta è quello che serve nel momento in cui serve. «Ragazzi giochiamo alla bottiglia? Che cazzo ce ne frega se siamo fermi in rada da due giorni per sta pioggia!» Sa tirare fuori proposte al limite della logica che suonano così strane da stimolare anche chi è al suo opposto, anche i bastian contrari. Gioca eternamente con il caso e si prende gioco di lui. Non gli fa paura nulla e nessuno. Anzi, ama così tanto la compagnia della gente che ovunque lo metti trova sempre il modo giusto per essere ricordato e ricercato. L’entusiasta lo vogliono tutti, statene certi.
«Crrr. Crrr. Ragazzi rispondete!», si sente nell’altoparlante della barca ferma in rada. «Avanti, parlate pure». «Siamo dell’equipaggio del capo flottiglia. Ci mandate a bordo Mr. Prozac? È un ordine del vostro skipper capo…». Attimo di silenzio, a bordo… «Qui parla lo skipper. No mi dispiace dite al mio capo flottiglia che Mr. Prozac sta a bordo con noi!»…
Un entusiasta non si molla facilmente. Anche perché diventa presto lo sparring partner del fortunato skipper che se lo trova a bordo. Sa di avere (finalmente) un boost in grado di tenere alto l’umore di tutta la barca. E se anche non sa la differenza fra prua e poppa, chi se ne frega. Va bene così. Lo prende e se lo tiene stretto in squadra…
Ma attenzione a una cosa. L’entusiasta non è un cieco altruista. Piuttosto una calamita. Perché la sua personalità così dirompente e trainante rappresenta proprio quello che tutte le persone che vengono in barca si aspettano di vivere: una settimana di vita divertente, comunque e al di là di tutto.
Per questo si troverà spesso al centro delle attenzioni di molte delle ragazze annoiate ma anche di quelle no. In fondo siamo in vacanza e siamo qui per divertirci. E il sesso non è altro che una bellissima leggera, spensierata esperienza di gioco e divertimento. Così Mr. Prozac si troverà a gestire una serie di segnali (non necessariamente timidi) che lo impegneranno non poco… In fondo il bigino dice che è un farmaco antidepressivo e inibitorio, no?
E tu che tipo da flottiglia sei? Scrivicelo nei commenti oppure vai a scoprire tutti i personaggi della nostra carrellata. Buon vento marinaio!
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