Di solito è il primo a togliersi la maglietta. Orgoglioso, finalmente, di mostrare il muscolo scultoreo risultato di tante ore passate al chiuso della palestra. Il letargo è finito. Il corpo può diventare il passepartout per il divertimento.
Il palestrato suscita un misto di amore e odio. Sia negli uomini che nelle donne del suo equipaggio. Quelli che hanno i suoi stessi cromosomi all’inizio di solito, lo odiano. In costume, cosa che in barca a vela è come la divisa per l’esercito, il confronto è lì da vedere. E più il muscolo è perfetto, più dà fastidio. E più la pancetta degli altri è evidente e più il fastidio è crescente.
Le donne solitamente hanno un sussulto. Come si potrebbe fingere che non sia così. In fondo il prototipo dell’uomo tutto muscoli di qualche modello o attore è nella mente o fissato nella sezione Following di Instagram. Avercelo lì davanti dal vero è una cosa che male non fa. Altre, invece trovano il muscolo inopportuno: «per me è esagerato, preferisco una più rassicurante pancetta». Ma intanto guardano con interesse.
Lui le sa già queste cose. Sono scritte sul manuale del perfetto alzatore di pesi. Conosce le reazioni tipiche, ma se ne fa un baffo. Non perché la sua forza Achillea lo fa stare al sicuro, ma perché crede così tanto nel suo programma di allenamento che non smette di seguirlo. Degli altri se ne frega questo moderno Mr. Muscolo in costume.
La dipendenza dallo sport e dalla scheda di allenamento è la guida della sua vita. Come la Bibbia per un aspirante sacerdote. Figurarsi, quindi, se non si allena anche durante la vacanza. E anche se quella in flottiglia di salutare ha davvero poco, non importa. Ogni rada è l’occasione per farsi almeno un’ora di nuoto nel bel mezzo del mare. Occhialini da piscina e costume Arena rigorosamente attillato e via. Un perfetto tuffo carpiato dalla prua e il mare è suo.
Il pomeriggio è un alternarsi di esercizi fisici. Flessioni, crunch, trazioni appeso al boma della barca. La colazione un mix di frutta, the e qualche bustina. Ma mai sempre nello stesso ordine, «perché il metabolismo vuole una perfetta alternanza fra lipidi, vitamine e proteine». La cena? «per me niente pasta grazie, ho le mie barrette».
L’alcool è il premio di fine giornata. Ma mai più di una o due birre, le uniche permesse perché contengono i sali minerali persi durante l’allenamento. Più è muscoloso e più mancano gli argomenti, sembra la conferma che la forza muscolare abbia davvero sottratto spazio alla materia cerebrale. In realtà non è stupido (per altro guai a dirglielo, potrebbe arrabbiarsi) è che è monotematico. E tutta la sua cultura personale dipende dalla lettura di manuali per la conoscenza perfetta di ogni parte del suo corpo, che secondo lui può essere allenata e quindi può migliorare.
C’è una cosa che stupisce. La sua passione per i muscoli, la fatica che fa per allenarsi, spesso non è finalizzata a vincere le gare, piuttosto a indossare la camicia bianca per andare a ballare. Di solito è rigorosamente pulita, e rigorosamente stretta nel modo giusto. Una seconda pelle per esaltare le forme marmoree del suo torace (e il bianco si sa allarga). Ricordatevelo, lui vive la pista di una discoteca come l’arena in cui il gladiatore colpisce le sue vittime. E state certi non mollerà mai un colpo con nessuna, ripeto nessuna delle ragazze di ogni barca.
Non per altro, perché è conscio di due cose: la prima, essendo grande e grosso fa un po’ quello che vuole; la seconda, nelle bustine del mattino ci sono anche 3,5 grammi di ormoni. Nulla di meglio che continuare con la più bella e piacevole forma di allenamento per il corpo. E per la mente…
E tu che tipo da flottiglia sei? Scrivicelo nei commenti oppure vai a scoprire tutti i personaggi della nostra carrellata. Buon vento marinaio!
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