«Vieni con me dove i sogni sono nati e il tempo non è mai pianificato». È con questa premessa uscita dalla fantasia di James Matthew Barrie che si potrebbe concludere il racconto del tipo da barca di oggi: il Peter Pan.
Lui vive nell’assenza di qualsiasi relazione fra spazio e tempo. Appunto. Cioè la sua vita è vissuta in una dimensione diversa. Non terrena. Non risponde alle logiche della concretezza. Piuttosto a quelle oniriche del sogno. Dove la mente vaga e immagina. Sempre e continuamente. Per questo il Peter Pan è una benedizione. Porta a bordo aria pura, purissima. Ossigeno. Gioia. Felicità. Sorrisi e una infinita e senza confini dose di ottimismo e spensieratezza. Non male, no?
Lo riconosci subito uno così. Cammina sulla banchina del molo per il primo imbarco con la testa alta, nel tentativo di superare continuamente l’orizzonte visivo. Guarda goduto a sinistra e a destra. È un cercatore d’altro, del diverso e del divertimento. È sempre oltre, oltre che, sempre contento. Ama la vita più di ogni altro e la vive con una intensità che supera quella del minuto. La vive ogni secondo.
Per questo dà la mano a tutti con un entusiasmo e una visibile “apertura del cuore” che è un misto fra quella che comunica un monaco buddhista e un neo vincitore del Superenalotto. Sorriso fisso, stampata sulla faccia empatia assoluta e coinvolgente. È amico di tutti. Capisci che la sua non è un’amicizia finalizzata, interessata. Piuttosto è pura, vera e sana. Non gli sentirete mai dire di no. Non lo vedrete mai arrabbiato. Mai deluso, annoiato, offeso. Ragazzi il Peter Pan è un sogno ad occhi aperti. E quel sogno è in barca con voi.
Con lui ti lasci andare e ti senti protetto, cioè capito. Ha sempre la parola giusta. O, meglio, più che giusta inaspettata perché se gli chiedi come fa a essere sempre così di ottimo umore lui ti spiazza: «beh, sai che non lo so? Tutti i giorni mi alzo guardo fuori e urlo: Buongiorno mondo!». «Dai, non sarà sempre così tutto facile». «No, per niente, ma è proprio per questo che non ci penso. Vivo e cerco il piacere in ogni cosa che faccio. Facciamo un tuffo e poi ci beviamo un buon caffè della moka?»
Tutto è così. Tutto va bene. Tutto è facile…
Ogni tanto si isola e guarda il mare dalla prua. Perché il Peter Pan non è necessariamente un cazzaro. Ha una sua personalità e una precisa visione dei valori e della vita. Riflette, legge, pensa. Le sue scelte vanno sempre in una direzione consapevole. Sono però scelte controcorrente che rispondono solo al desiderio (il suo) e al piacere (immediato) che gli dà fare quella cosa.
Nella vita uno così può fare qualsiasi lavoro. Dal medico al bancario. Dal venditore di pesce al rider di Glovo… Ma sa benissimo che potrebbe svegliarsi un mattino sentire un bisogno, un desiderio e seguirlo. Non ci credete? «Peter… che cosa fai nella vita?» «Fino a prima di venire qui ero un addetto allo sportello di una banca. Ma mi sono appena licenziato. E dopo questo vacanza cambierò lavoro. Ho deciso di andare a produrre miele in una malga del Trentino». Non pensa mai alle conseguenze delle sue scelte. Semmai solo alle scelte: «mi fa stare bene? Allora lo faccio». È qui la sintesi del suo pensiero, e non è poco. Ed è forse questa libertà, questo modo di vivere la vita senza compromessi che sta alla base di tutto.
Ha un aspetto improbabile, ma questa parola in questo contesto va spiegata meglio. L’abbigliamento per lui è solo un modo per coprirsi, non per raccontarsi. O per piacere. O darsi un’immagine. Lui non ha tempo per queste cose. L’armadio non è uno specchio della propria visione della vita. Semmai uno spazio da cui prendere a caso dei vestiti da indossare. Ha solo tempo per godere di quello che sta facendo. Gioisce delle cose semplici. Quelle che rispondono ai bisogni immediati. Mangiare, bere, dormire. A queste a seconda dell’età e del gusto se ne aggiungono altre fra cui il sesso. E questo è un punto importante.
Questa sua lontananza dalla realtà si rivela una calamita. Il Peter Pan mette allegria, fiducia, gioia di vivere. Piace, diverte. E se c’è una cosa importante soprattutto in vacanza è sentirsi bene. «Donna che ride ha un piede nel letto», confida agli amici. Ecco perché il suo è già un grande vantaggio. Che inconsapevolmente lo porterà a divertirsi e vivere la sua settimana nell’unico modo possibile per lui: essere felice. Sicuramente in compagnia di qualcuna…
E tu che tipo da flottiglia sei? Scrivicelo nei commenti oppure vai a scoprire tutti i personaggi della nostra carrellata. Buon vento marinaio!
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